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Ensemble a geometrie variabili

ENSEMBLE FARANDOLE

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Flauto, violoncello, pianoforte, violino, clarinetto, voce.

L’Ensemble Farandole, formazione a geometrie variabili composta nel suo organico da pianoforte, flauto, violino, clarinetto, voce e violoncello, nasce dalla collaborazione tra i pianisti Francesco Paganini e Beatrice Lupi, la flautista Alessandra Aitini, il violoncellista Kerem Brera, la violinista Giulia Alessio, la clarinettista Raquel Molla Ivorra e il mezzosoprano Valentina Londino.

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L’ensemble si fonda innanzitutto su un profondo rapporto di amicizia e scambio culturale nato e maturato nel corso del periodo di studi dei suoi membri ed arricchitosi negli ultimi anni nonostante ciascuno abbia preso strade professionali lievemente differenti nei vari campi che il mondo della musica offre. Attualmente una parte dei musicisti abitano in Europa e gravitano a livello lavorativo tra Italia e Svizzera, mentre alcuni elementi del gruppo conducono la propria attività lavorativa in Bolivia alternando la propria presenza tra nuovo e vecchio continente.

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Un punto fermo accomuna ciascun componente dell’ensemble: il perpetuo studio ed approfondimento della pratica strumentale ed interpretativa, cui si accompagna un’irrefrenabile voglia di far musica insieme portando avanti un progetto artistico-sociale comune.

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L’Ensemble Farandole si è esibito per la prima volta nel febbraio 2019 in formazione di trio (flauto, violoncello e pianoforte), con la partecipazione del percussionista Carlos Zegada in molteplici concerti tra Italia e Svizzera italiana. Il suo repertorio si concentra sul ‘900, con slancio propositivo verso le nuove musiche dell’epoca contemporanea ed una predilezione per i programmi tematici (ad es. colori/contemporaneità/nazioni) o “a specchio” tra passato e futuro o Europa e America.

 

Recentemente ha collaborato con il compositore A. Portera ed EMA Vinci per la registrazione di composizioni di musica da camera dello stesso compositore.​

Durante il periodo del lockdown l’Ensemble ha avviato e promosso il progetto Delivery Concerts, un ciclo di 11 concerti con cadenza settimanale o quindicinale, trasmessi online tramite la piattaforma Zoom. I concerti – con programmi assemblati secondo specifiche tematiche – sono stati realizzati attraverso previe registrazioni e montaggi ad hoc dei brani scelti (duetti o trii), corredati di effetti grafici, immagini artistiche o cinematografiche. Ognuno di questi appuntamenti, presentato “live” dagli stessi interpreti, ha raggiunto un pubblico internazionale, con collegamenti in particolare da Bolivia, Italia, Svizzera e Germania. Questo progetto ha visto il concretizzarsi delle diverse finalità su cui si è sempre basato: propagare l’attività artistica (specialmente la musica di insieme) nonostante il “blocco” della stessa a causa delle restrizioni Covid, mantenere viva la creatività e l’attività professionale degli stessi artisti, creare momenti di ascolto condiviso di brani di musica classica, educare alla frequentazione della stessa ed ai collegamenti fra le diverse arti, fungere da sostegno attraverso un servizio artistico “a domicilio” a coloro per i quali il lockdown è stato particolarmente duro e limitante.

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